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Palazzo Mensini 2010

Palazzo Mensini come appare attualmente

Palazzo Mensini[1] è un edificio situato nel centro storico di Grosseto.

L'imponente palazzo, inaugurato il 21 aprile 1898, era nato come sede del seminario voluto dal vescovo Giovanni Domenico Francesco Mensini, ma ben presto finì per adempire ad altre funzioni. Nel 1916 fu utilizzato come ospedale militare per prigionieri di guerra, dal 1918 divenne caserma dei Reali Carabinieri, e dal 1923 ha ospitato nel corso degli anni il liceo-ginnasio Carducci-Ricasoli e il museo civico[2][3].

Congiuntamente al museo e al ginnasio, palazzo Mensini è conosciuto maggiormente dai grossetani per aver ospitato la Biblioteca Chelliana, dal 1923 al 1994. Il 29 novembre 1943 l'edificio viene danneggiato da un bombardamento che ha come conseguenza quella di lasciare la biblioteca incustodita ed esposta a continui saccheggi. Nel dopoguerra viene nominato direttore reggente lo scrittore Luciano Bianciardi e sotto la sua egida la biblioteca di palazzo Mensini, inaugurata ufficialmente il 6 luglio 1952, sviluppa una forte ripresa organizzativa e intellettuale, e diventa un punto di riferimento centrale nella vita sociale e culturale dei grossetani. Nel 1994 la biblioteca viene spostata nei locali di piazza Cavalieri. Al suo interno erano contenute pregevoli opere d'arte, come i cartoni preparatori di Pietro Aldi per la stanza del Risorgimento del Palazzo Pubblico di Siena ed un mezzobusto del canonico Giovanni Chelli che fu il primo organizzatore della Biblioteca Civica, di cui si sono perse le tracce.

Attualmente i lavori di restauro sono interrotti e ancora non è stata decisa la sua futura funzione.

Note[]

  1. Innocenti Mario, Innocenti Elena, Grosseto: briciole di storia. Cartoline e documenti d'epoca 1899-1944, edizione riveduta e corretta, Grosseto, Editrice Innocenti, 2005, p. 42.
  2. ibidem.
  3. ibidem, 319.
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