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Follonica
comune
Follonica veduta
Veduta della spiaggia di Follonica

Altitudine

4 m s.l.m.

Superficie

55,84 km²

Abitanti

21.314 (31-1-2013)

Nome abitanti

follonichesi

Coordinate

42°55′08″N 10°45′41″E

Codice postale

58022

Prefisso telefonico

0566

Follonica è un comune di 21.314 abitanti[1] della provincia di Grosseto.

Geografia fisica[]

Territorio[]

Il territorio comunale copre su una superficie di poco superiore ai 55 km², estendendosi dalle coste del mar Tirreno, bagnate dalle acque del golfo di Follonica, fino all'entroterra collinare ove si sviluppano le prime propaggini delle Colline metallifere, in posizione retrostante rispetto alla pianura della Maremma grossetana, in questo tratto formata dal fiume Pecora fino alla sua foce. A livello altimetrico, si passa dal livello del mare fino ai 304 metri s.l.m. di Poggio al Chiecco.

Il territorio comunale confina a nord con il comune di Suvereto e la provincia di Livorno, a nord-est con il comune di Massa Marittima, a sud-est con il comune di Scarlino, a sud-ovest è bagnato dal mar Tirreno, mentre a nord-ovest confina nuovamente con la provincia di Livorno e il comune di Piombino.

  • Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20 marzo 2003

Clima[]

Il territorio comunale è caratterizzato da un clima mediterraneo, con caratteristiche più marcate lungo il tratto litoraneo, che tendono gradualmente ad attenuarsi procedendo verso l'entroterra e salendo di altitudine. I 1527 gradi giorno registrati nel centro di Follonica includono l'intero territorio comunale in zona D, che consente l'accensione degli impianti di riscaldamento nel periodo 1 novembre-15 aprile per un massimo di 12 ore giornaliere. In base ai dati medi disponibili per il trentennio 1951-1980 per le stazioni meteorologiche situate all'interno del territorio comunale, la temperatura media annua varia dai +15,7 °C di Follonica (5 metri s.l.m.) ai +15,9 °C della località di Tesorino (38 metri s.l.m.), mentre le precipitazioni medie annue risultano piuttosto contenute in tutto il territorio comunale, con 655 mm a Follonica e 694 mm presso la località di Tesorino.

Storia[]

Non si hanno notizie di Follonica fino al XV secolo, quando risulta località inserita nel Principato di Piombino, mentre in un documento del 1038 viene citato un luogo chiamato Fullona, e in un altro atto di compravendita del 1312 si parla di una foce della Fullona. Tuttavia, alcuni scavi effettuati nel 1997 a Rondelli per la costruzione di una struttura commerciale, hanno permesso il ritrovamento di un antico insediamento etrusco a carattere produttivo, attivo dal VI al V secolo a.C., dove avveniva la riduzione in ferro dell'ematite dell'isola d'Elba. Tracce di magazzini, forni, vasellame, ma anche abitazioni, hanno permesso quindi di far risalire la tradizione siderurgica di Follonica sino al periodo antico. Comunque, l'area dove oggi sorge la città rimase per secoli disabitata e l'unico insediamento qui situato era quello del castello di Valli, sulle prime propaggini di Poggio al Chiecco, la cui prima traccia storica si ha nell'anno 884.

Nel XVI secolo è documentata presso il mare la presenza di un mulino, probabilmente risalente al Quattrocento, intorno al quale sorse per volere degli Appiani un primo insediamento industriale con ferriera e forno per la fusione del ferro elbano, senza che ciò comportasse tuttavia lo sviluppo di un borgo con funzione abitativa: fu nei primi anni del XIX secolo che Follonica nacque e si sviluppò come villaggio a tutti gli effetti.

Per volere del granduca Leopoldo II di Lorena, a partire dal 1818 si ebbe un processo di bonifica del territorio nei pressi del mare e soprattutto il potenziamento dell'attività siderurgica, culminata nel 1835 quando divenne sede dell'Imperiale e Reale Amministrazione delle Miniere di Rio e delle Fonderie del Ferro di Follonica (IRAMFF), rendendo Follonica uno dei più moderni e funzionali poli della siderurgia a livello nazionale. In questi anni, fino al 1845-48, si ebbe il primo sviluppo urbano con la nascita di una vera e propria città-fabbrica: palazzine, alloggi, un'osteria, dispense, un piccolo ospedale, la chiesa e altri edifici nacquero e crearono il nucleo dell'odierna città. La fiorente attività siderurgica continuò fino alla fine del secolo, quando l'area industriale venne declassata in favore della crescente e più moderna attività delle acciaierie Piombino.

All'esordio del XX secolo Follonica iniziò a scoprirsi meta balneare: nel 1898 fu inaugurato il primo stabilimento e i primi bagnanti dalle vicine località delle Colline metallifere iniziarono a popolare le spiagge del golfo. Lo sviluppo urbano continuò nel corso del ventennio fascista, quando da frazione di Massa Marittima fu innalzata a comune autonomo con Regio Decreto n°1373 del 14 giugno 1923, divenendo così primo comune italiano nato durante il fascismo. Sorsero casette lungo il lido, ville e villini in stile liberty, le case popolari dei pescatori della zona di Senzuno. Durante la seconda guerra mondiale, la città fu pesantemente bombardata dagli Alleati e rimase inoltre in mano ai tedeschi fino al 24 giugno 1944. Con il consolidarsi di Piombino come polo industriale di rilevanza nazionale, la Follonica siderurgica era ormai destinata a vedere scomparire la propria storica attività: l'Ilva chiuse definitivamente il 22 febbraio 1960.

Negli anni del dopoguerra, segnati dal boom economico, Follonica conobbe un forte incremento demografico e una veloce espansione urbana: divenne a tutti gli effetti città turistica, aprirono numerosi stabilimenti balneari, si costruirono nuovi quartieri intorno al centro, inizialmente senza alcun criterio urbanistico (palazzoni, grattacieli e condomini di scarso gusto architettonico addossati lungo la spiaggia), poi più ordinatamente, e infine dai 7.818 abitanti del 1951 si arrivò nel giro di trent'anni a superare la soglia delle 21.000 unità. Follonica è stata riconosciuta giuridicamente con il titolo di città nel 2006. Oggi la cittadina, pur essendosi ormai arrestata la sua crescita esponenziale, continua ad essere una meta molto gettonata per il turismo balneare di massa, ma anche per la sua tradizione siderurgica valorizzata tramite l'istituzione di musei e il restauro delle vecchie strutture ottocentesche.

Simboli[]

Lo stemma di Follonica è costituito da uno scudo sannitico che riproduce l'immagine di una nave romana con la prua in primo piano che solca il mare. Sopra troneggia una corona da città. Lo stemma ha la seguente blasonatura ufficiale: «campo di cielo alla prora di nave romana navigante in mare e movente dal lato sinistro dello scudo, il tutto al naturale».[2]

La blasonatura del gonfalone è invece la seguente: «Drappo bianco, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento <Comune di Follonica>».[3]

Monumenti e luoghi d'interesse[]

Architetture religiose[]

  • Chiesa di San Leopoldo, edificio di culto di maggiore pregio storico e architettonico della città, è stato realizzato per volere del granduca Leopoldo II di Lorena a partire dal 18 maggio 1836.
  • Pievaccia, ruderi di un'antica pieve attestata dal 1217.

Architetture civili[]

  • Villaggio-fabbrica di Follonica, comprensorio che racchiude gli stabilimenti ormai dismessi dell'Ilva, nucleo originario di quella città-fabbrica voluta dal granduca Leopoldo II di Lorena per il trattamento dei minerali dell'isola d'Elba.
  • Casa Gobba, situata in piazza del Popolo, ospita la sede dell'ufficio locale marittimo.
  • Casa Storta, situata in piazza del Popolo, era sede dell'amministrazione del pontile.
  • Colonia marina Luigi Pierazzi, inaugurata nel 1931 presso la spiaggia oltre la pineta di Levante, si presenta oggi come un'imponente costruzione tipica dell'architettura fascista.
  • Fattoria Bicocchi, storica tenuta situata tra via Ugo Bassi e la strada provinciale Aurelia Vecchia.
  • Palazzo della Cartiera, complesso architettonico situato tra via Giacomelli e via Gorizia, è composto da un edificio principale più altri annessi.
  • Torre Azzurra, celebre grattacielo di Follonica, della quale influenza fortemente lo skyline.
  • Villa Benedetti, situata in via Battisti nei pressi della chiesa di San Leopoldo.

Architetture militari[]

  • Castello di Valli, o Valle, è stato per secoli l'unico borgo del territorio follonichese, almeno fino allo sviluppo ottocentesco della città-fabbrica.
  • Castellaccia, antico insediamento di cui restano dei ruderi.

Altro[]

  • Monumento ai caduti, situato dal 1925 nel parco di piazza Vittorio Veneto, onora i caduti della prima guerra mondiale.
  • Monumento ai caduti, situato nel parco della Rimembranza all'inizio di via Roma, onora i caduti della seconda guerra mondiale e della Resistenza.

Aree naturali[]

  • Parco interprovinciale di Montioni, area naturale protetta di competenza delle province di Grosseto e Livorno, occupa in buona parte alcune aree settentrionali del comune di Follonica.
  • Riserva naturale Poggio Tre Cancelli, area protetta istituita nel 1971 che occupa una superficie di 99 ettari e comprende in parte l'area boschiva delle Bandite di Follonica.
  • Riserva naturale Tomboli di Follonica, area naturale protetta istituita nel 1977, occupa una superficie di 94 ettari e comprende le due pinete follonichesi, quella di Ponente e quella di Levante.

Siti archeologici[]

  • Rondelli: nel 1997, alcuni scavi effettuati a Rondelli per la costruzione di una struttura commerciale hanno permesso il ritrovamento di un antico insediamento etrusco a carattere produttivo, attivo dal VI al V secolo a.C., dove avveniva la riduzione in ferro dell'ematite dell'isola d'Elba.[4]
  • Val Petraia: durante alcuni lavori per la realizzazione della superstrada Aurelia, nella valle del torrente Petraia, sono stati rinvenuti resti di nuclei abitativi con necropoli databili dal VII al VI secolo a.C.[5]

Società[]

Evoluzione demografica[]

Di seguito è riportato il numero degli abitanti di Follonica secondo i dati ufficiali dei censimenti dell'ISTAT.

  • 1861: 881 abitanti
  • 1871: 852 abitanti
  • 1881: 892 abitanti
  • 1901: 1805 abitanti
  • 1911: 2255 abitanti
  • 1921: 3414 abitanti
  • 1931: 5104 abitanti
  • 1936: 5727 abitanti
  • 1951: 7818 abitanti
  • 1961: 10203 abitanti
  • 1971: 16755 abitanti
  • 1981: 21378 abitanti
  • 1991: 21353 abitanti
  • 2001: 21091 abitanti
  • 2011: 21479 abitanti

Tradizioni e folclore[]

  • Carnevale: manifestazione di carattere satirico e dissacratore che vede i rioni della città realizzare carri allegorici che sfilano per le vie centrali. Erede del Carnevale Maremmano la cui prima edizione è stata tenuta nel 1949 e l'ultima nel 1962, è rinato nel 1979 su iniziativa di Moris Montalti, Roberto Ticciati e Rino Magagnino. Ai rioni storici di Chiesa, Centro, Zona Nuova e Senzuno, si sono aggiunti negli anni quelli di Capannino-San Luigi, Campi Alti-167 Ovest e Cassarello.[6]
  • Follos 1838: manifestazione di rievocazione storica ideata da don Enzo Greco e giunta alla quattordicesima edizione[7], si svolge ogni seconda domenica del mese di maggio. La mattina vi è la messa nella chiesa di San Leopoldo, la lettura dello storico discorso del granduca Leopoldo II di Lorena e la parata del corteo in costumi ottocenteschi nelle vie del centro, mentre nel pomeriggio, presso l'Ilva, l’esibizione dei butteri e il palio delle bandiere di tiro alla fune tra i rioni: Capannino-San Luigi, che comprende anche le Corti Nuove, Rondelli e Pecora Vecchia (colori bianco e viola); Cassarello (colori giallo e nero), Zona Nuova-Lido (colori rosso e giallo); Centro (bianco e nero); Senzuno-Salciaina (verde e oro); Campi Alti-167 Ovest, che comprende anche la Valle Petraia (rosso e blu); e Pratoranieri con la Marina di Ponente (bianco e azzurro).

Cultura[]

Istruzione[]

Biblioteche[]

La città di Follonica dispone della cosiddetta Biblioteca della Ghisa, situata all'interno dell'area ex Ilva in un edificio conosciuto come Palazzo del Forno Quadro, edificato nel 1578 e che costituiva la più importante struttura fusoria dell'epoca in Italia, ricostruito tra il 1838 e il 1840 e adibito a officina meccanica.

Musei[]

Il comune di Follonica dispone di due strutture museali che fanno parte della rete provinciale Musei di Maremma:

Parco nazionale delle Colline Metallifere grossetane[]

Il comune di Follonica è inserito all'interno del Parco nazionale delle Colline Metallifere grossetane, insieme ai comuni di Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada e Scarlino.[8] La cosiddetta “porta del parco”, punto di ingresso ideale all'interno del territorio, con centro d'accoglienza e info-point per l'organizzazione di itinerari o visite guidate, è ubicata presso il Museo delle arti in ghisa nella Maremma, nel comprensorio ex Ilva.[9]

Sono qui elencati i siti minerari di competenza del parco: il bottaccio, la Casa Storta, i casotti di guardia, il casello idraulico di via Roma, la Fonderia n. 1, la Fonderia n. 2, i forni etruschi di Rondelli, i Forni delle Ringrane, il Forno di San Ferdinando, il cancello magonale, la palazzina dell'ospedale e ricovero, la palazzina del direttore, il Palazzo Granducale, la scuola media (ex osteria e dispensa), la stazione ferroviaria, la torre dell'acqua, la torre dell'orologio, l'ufficio postale (ex stazione ferroviaria della linea per Massa Marittima).2

Media[]

Stampa[]

  • Il Golfo, rivista periodica edita a Follonica dal 1977.

Cinema[]

Sale cinematografiche
  • Cinema Teatro Tirreno, risalente al 1920, situato in via Bicocchi, è stato chiuso negli anni ottanta.
  • Cinema estivo Le Ferriere, presso l'area ex Ilva, inaugurato nel 1993.
  • Cinema Astra, moderno cinema situato in via della Pace.
Film girati o ambientati a Follonica
  • I laureati (1995) di Leonardo Pieraccioni
  • Questo mondo è per te (2011) di Francesco Falaschi
  • Giochi d'estate (2011) di Rolando Colla
  • Anni felici (2013) di Daniele Luchetti

Internet[]

Il comune di Follonica dispone di più punti di accesso al servizio internet gratuito provinciale Maremma wi-fi: presso la pinacoteca civica, la scuola media Pacioli, la colonia marina, la piazza Sivieri, la piazza a Mare, l'ex cinema Tirreno.3

Geografia antropica[]

Suddivisioni[]

La forte ricerca di identità da parte degli abitanti di una città nata poco più di un secolo fa, ha fatto sì che vi fosse una distinta divisione tra quartieri o rioni, anche nel caso di piccole zone che urbanisticamente non hanno la funzione propria di quartiere.

Di seguito sono elencati i principali rioni in cui è divisa la città: 167 Ovest, Campi Alti, Capannino, Cassarello, Centro, Charleroi (ex 167 Est), Chiesa, Corti Nuove, Pratoranieri, Rondelli, Salciaina, San Luigi, Senzuno, Zona Nuova.

I rioni sono stati raggruppati in quartieri più ampi affidati ad un responsabile del comune con la carica di consigliere di quartiere: 167 Ovest-Campi alti; San Luigi-Capannino-Corti Nuove; Centro-Aree rurali; Zona Nuova-Pratoranieri; Cassarello-Salciaina-167 Est-Senzuno.[10]

Frazioni e località rurali[]

Il comune di Follonica non possiede frazioni all'interno del proprio territorio. Merita tuttavia ricordare la località di Pratoranieri, ceduta dal comune di Piombino a quello di Follonica nel 1970, in precedenza quindi frazione, ma oggi ormai considerata quartiere data la forte espansione urbana che l'ha di fatto unita al resto della città.

Le altre località rurali da segnalare sono: Campo Cangino, Casa Valli, Montioni, Pecora Vecchia, Tesorino e Valle Petraia.

Infrastrutture e trasporti[]

Strade[]

  • Strada statale 1 Via Aurelia, grande via di comunicazione che collega Ventimiglia a nord con Roma a sud, costituisce un tratto della strada europea E80. Per buona parte è autostrada A12, ma non è il caso del tratto da Rosignano Marittimo a Tarquinia, dove ha la funzione di superstrada. Il comune di Follonica è servito da due svincoli su questa superstrada: lo svincolo di Follonica nord e lo svincolo di Follonica est.
  • Strada regionale 439 Sarzanese Valdera, collega Pietrasanta con Follonica attraversando la città di Lucca, le Colline pisane e le Colline Metallifere con Massa Marittima. Una volta entrata nell'area urbana di Follonica prende il nome di via Massetana e si collega con la centralissima via Roma.

Stazioni ferroviarie[]

  • Stazione di Follonica, stazione ferroviaria della linea Tirrenica Livorno-Grosseto-Roma, è classificata nella categoria Silver di RFI. Dal 1902 al 1944 fu affiancata dalla stazione della linea per Massa Marittima. Una seconda stazioncina era situata presso la marina di fronte alla spiaggia.

Amministrazione[]

Dati generali[]

  • Sindaco: Eleonora Baldi (1° mandato)
  • Sede: Largo Felice Cavallotti 1 - 58022 Follonica (GR)
  • Telefono: 0566 59111; 0566 59256 - Fax: 0566 41709

Amministrazioni precedenti[]

  • Giò Batta Santini (1944-1948) – CLN; PSI
  • Milton Bartoli (1948-1951) – PSI
  • Dino Tesi (1951-1956) – PSI
  • Osvaldo Bianchi (1956-1963) – PSI
  • Giovanni Coppola (1963-1966) – PSI
  • Dino Abati (1966-1970) – PRI
  • Ovidio Angeluccetti (1970-1980) – PCI
  • Massimo Corti (1980-1983) – PSI
  • Loreno Chelini (1983-1987) – PCI
  • Enrico Norcini (1987-1995) – PCI; PDS
  • Emilio Bonifazi (1995-2004) – PDS; La Margherita
  • Claudio Saragosa (2004-2009) – DS; PD
  • Eleonora Baldi (2009-in carica) – PD

Gemellaggi e patti di amicizia[]

  • Charleroi (già Montigny sur Sambre), Belgio - gemellaggio, 1964
  • Kolobrzeg, Polonia - patto di amicizia, 2007
  • Hedemora, Svezia - patto di amicizia, 2009

Sport[]

La principale attività sportiva a Follonica è indubbiamente l'hockey su pista, che vede il Follonica Hockey, nato nel 1952, quattro volte campione d'Italia, campione d'europa nel 2006 e vincitore della Coppa Intercontinentale nel 2007. Le gare si tengono all'interno del Palasport Armeni, conosciuto semplicemente come Capannino.

La principale squadra di calcio della città è invece l'Unione Sportiva Follonica, nata nel 1945, con in passato una partecipazione al campionato di Serie C e che attualmente milita nel campionato di Prima Categoria.

Follonica ha una lunga tradizione anche nel campo dell'ippica: importante il grande Ippodromo dei Pini che è andato a sostituire la vecchia pista nel centro della città. La città è inoltre anche il punto di arrivo di una motocavalcata che ogni anno attira numerosi motociclisti: la Colle Val d'Elsa-Follonica ed è sede dell'associazione Etruria Bridge.

Note[]

  1. 31 gennaio 2013, ISTAT
  2. Concessione stemma con R.D. del 3 ottobre 1929.
  3. Concessione gonfalone con R.D. del 3 ottobre 1929.
  4. L'insediamento di Rondelli sul sito Parco degli Etruschi.
  5. L'insediamento di Val Petraia sul sito Parco degli Etruschi.
  6. Sito ufficiale del Carnevale
  7. 2013
  8. Sito ufficiale del Parco nazionale delle Colline Metallifere grossetane.
  9. Le porte del parco del Parco nazionale delle Colline Metallifere.
  10. I consigli di quartiere sul sito del Comune di Follonica.

Bibliografia[]

  • Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Nuova Immagine, Siena, 1995.
  • Enrico Collura, Mario e Stefano Innocenti, Follonica: briciole di storia, Editrice Innocenti, Grosseto, 2001.

Collegamenti esterni[]

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