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Il Museo della vite e del vino[1] è un museo di storia locale situato nella frazione di Montenero d'Orcia, nel comune di Castel del Piano.

Al momento, per lavori di ristrutturazione, il museo non è aperto al pubblico.

Storia[]

Il museo è stato inaugurato nel maggio del 2002 grazie ad un progetto finanziato dal programma Leader II della Comunità Montana Amiata Grossetano, come parte fondamentale della "Strada del vino Montecucco e sapori d'Amiata". Dal 2005 fa parte del sistema museale Amiata grossetano, così come del circuito provinciale Musei di Maremma. Nel 2012 il museo è stato chiuso per lavori di ristrutturazione e al momento non è aperto al pubblico.

Edificio[]

Il piccolo museo è allestito nella piazza centrale del paese, all'interno dei locali dei vecchi magazzini della vecchia fattoria appartenuta alla famiglia Avanzati dal 1848 agli anni cinquanta del Novecento, oggi adibita in buona parte ad abitazioni. L'edificio si presenta a forma di ferro di cavallo e notevolmente modificato per ristrutturazioni successive che ne hanno alterato l'aspetto originario. Nella piazza, che costituiva un tempo l'aia della fattoria, è situata una pregevole fontana in travertino.

Sale espositive[]

Il percorso si articola in due piccole sale che illustrano, tramite pannelli esplicativi e strumenti da lavoro, la storia del vino e l'evoluzione degli strumenti per la sua produzione.

Montenero museo della vite e del vino

I nove pannelli che compongono il percorso museale si propongono di informare il visitatore su svariati argomenti che vedono la storia del vino intrecciarsi con quella locale della Maremma e dell'Amiata. Il primo pannello fornisce alcuni cenni storici sull'origine della vite; il secondo sul rapporto tra la vite e l'uomo, sin dai tempi più remoti; il terzo riassume la storia della fondazione Ente Maremma e le vicende della riforma fondiaria; il quarto e il quinto illustrano i sistemi antichi e moderni per la vendemmia; il sesto è dedicato ai vitigni e alle principali specie del genere Vitis; il settimo e l'ottavo sono incentrati sulla qualità del vino fino ad una rassegna dei vini DOC e DOCG della Toscana; l'ultimo pannello invece è dedicato alla castagna e all'olio, e al loro ruolo nell'alimentazione dell'uomo.

Tra i pezzi più interessanti del museo si segnala un "pigiauva", torchio a vite in legno di quercia donato dalla comunità di Petricci, risalente al XVIII secolo e utilizzato per la spremitura sino al 1910.

Servizi[]

  • Servizio prenotazione di visite guidate.
  • Presenza di percorsi audio-tattili per persone non vedenti.
  • Servizio prenotazione di itinerari naturalistici al Vigneto Museo, nei pressi di Poggi del Sasso, antica vigna franca di piede (4000 mq) antica duecento anni e curata oggi dall'Università di Pisa.

Amministrazione[]

  • Direttore: Luisa Colombini (Sistema museale Amiata grossetano)
  • Contatti: tel. 0564 965220 – 347 1915174; fax 0564 967093

Note[]

Bibliografia[]

  • Andrea Semplici, La Maremma dei musei. Viaggio emozionale nell'arte, la storia, la natura, le tradizioni del territorio grossetano, Edizioni Effigi, Arcidosso, 2012, pp. 242-243.
  • Sara Uccelletti, "Museo della Vite e del Vino", in Michelina Simona Eremita, Sistema Museale Amiata. I musei dell'Amiata grossetana, Arcidosso, 2005, pp. 6-9.

Collegamenti esterni[]

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