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Castel del Piano
comune
Castel del Piano panorama
Panorama di Castel del Piano

Altitudine

637 m s.l.m.

Superficie

69,79 km²

Abitanti

4.636 (31-1-2013)

Nome abitanti

casteldelpianesi o cioli

Coordinate

42°53′27″N 11°32′22″E

Codice postale

58033

Prefisso telefonico

0564

Castel del Piano è un comune di 4.636 abitanti[1] della provincia di Grosseto.

Geografia fisica[]

Territorio[]

Il territorio comunale di Castel del Piano confina a nord con i comuni di Montalcino (SI) e di Seggiano, a est con il comune di Abbadia San Salvatore (SI), a sud-est con il comune di Santa Fiora, a sud con il comune di Arcidosso, a ovest con il comune di Cinigiano. Si estende per una superficie complessiva di 67,78 chilometri quadrati ed ha una densità di popolazione pari a 63,90 abitanti per chilometro quadrato.

Il centro del comune si trova a 637 metri sopra il livello del mare; peculiare risulta essere la configurazione territoriale del comune che risulta compreso i 93 e i 1.738 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva è quindi pari a ben 1.645 metri. A livello territoriale, infatti, il territorio comunale occupa l'area pianeggiante della val d'Orcia grossetana, annoverabile nella valle del fiume Ombrone, le zone collinari che delimitano la valle del corso d'acqua e gran parte dell'area del Monte Amiata che spazia dalle propaggini occidentali alla vetta.

Il territorio è caratterizzato dalla presenza di oliveti e vigneti fino ai 500 m s.l.m., mentre dai 500 m in su sono presenti castagneti che producono diverse varietà di castagne protette dall'IGP. Dai 1000-1100 m in poi il territorio comunale è ricoperto da una fitta faggeta che arriva fino al culmine del Monte Amiata. Castel del Piano divide la vetta del Monte Amiata con il comune di Abbadia San Salvatore. Il territorio appartenente al comune grossetano è segnalato con l'imponente scultura della Madonna degli Scout, mentre quello del comune senese con la Croce monumentale in ferro battuto.

Nel comune di Castel del Piano si trovano anche il Prato delle Macinaie e il Prato della Contessa da dove partono alcuni impianti sciistici di risalita del Monte Amiata e da dove si snodano alcune delle piste principali.

  • Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003

Clima[]

Il territorio comunale di Castel del Piano è caratterizzato da microclimi diversi, in base all'altitudine e all'esposizione. L'area pianeggiante lungo il corso del fiume Orcia ha caratteristiche molto simili a quelle che si riscontrano nella pianura maremmana, tanto da essere annoverata tra le aree a clima mediterraneo. Le aree collinari e montuose hanno caratteristiche che variano dal clima sublitoraneo a quello subcontinentale, pur facendo registrare temperature medie superiori a quelle che si registrano, a parità di altitudine, sul versante senese del Monte Amiata, grazie alla più favorevole esposizione verso sud e verso ovest.

A livello climatico, il capoluogo comunale è stato classificato in zona E, con una sommatoria di 2199 gradi giorno. L'accensione degli impianti di riscaldamento è pertanto consentita per un massimo di 14 ore giornaliere tra il 15 ottobre e il 15 aprile.

In base ai dati medi disponibili per il trentennio 1951-1980 per l'unica stazione meteorologica situata all'interno del territorio comunale, la temperatura media annua si aggira sui +12,5 °C ai 639 metri s.l.m. di Castel del Piano, mentre le precipitazioni medie annue iniziano ad essere abbondanti, vista l'influenza dei vicini rilievi del massiccio del Monte Amiata, facendo registrare 1002 mm nella medesima località di Castel del Piano.

  • Classificazione climatica: zona E, 2199 GG
  • Diffusività atmosferica: media, Ibimet CNR 2002

Storia[]

La prima testimonianza di Castel del Piano è data da un documento dell'abbazia di San Salvatore dell'anno 890, dove è nominato come Casale Plana. Nel 1175 divenne castello (castrum plani) dei conti Aldobrandeschi del ramo di Santa Fiora e nel 1198 si trova chiamato con il nome di Plana Ferraria, probabilmente dovuto alle rocce di colore ferrigno che sovrastano il pianoro. Nel 1330 gli Aldobrandeschi cedettero a Siena metà del paese, che l'anno successivo venne conquistato definitivamente dalla città del Palio, dopo un assedio comandato dal capitano di ventura Guidoriccio da Fogliano. Nel 1377 gli abitanti di Castel del Piano combatterono nell'esercito senese, riuscendo a meritarsi una franchigia sulle tasse; da segnalare che quello stesso anno le località di Montegiovi e San Processo ricevettero la visita di santa Caterina.

Castel del Piano rimase sotto il dominio di Siena fino al 1559, quando fu annesso nel Granducato di Toscana. In questo periodo il paese conobbe un forte incremento artistico e culturale, con la costruzione di palazzi nobiliari rinascimentali e soprattutto la presenza di numerosi artisti che fondarono una vera e propria scuola, come la dinastia dei pittori barocchi Nasini.

Nel XIX secolo, i casteldelpianesi parteciparono attivamente ai moti risorgimentali: Andrea Fratini e Achille Franci combatterono a Curtatone e Montanara, mentre Francesco Magliacani e Giuseppe Sorbelli seguirono più volte Giuseppe Garibaldi. Durante la seconda guerra mondiale, Castel del Piano vide il passaggio del fronte alleato e qui si fermò il generale De Gaulle.

Nel 1965 chiuse lo storico stabilimento per la produzione dell'acido tannico, importante risorsa economica del territorio, ma quasi di pari passo il comune scoprì una nuova e importante risorsa: il turismo invernale, grazie all'apertura dei primi impianti sciistici alle Macinaie e alla Contessa, ancora oggi molto frequentati. Nel 2007 il comune è inserito tra le eccellenze della guida europea del progetto EDEN come una delle destinazioni rurali emergenti d'Italia.[2]

Simboli[]

Lo stemma di Castel del Piano è costituito da uno scudo di colore rosso su cui è raffigurata una fortezza con una torre. Lo stemma ha la seguente blasonatura ufficiale: «di rosso al castello, merlato alla guelfa, torricellato di uno, aperto e finestrato del campo».

Monumenti e luoghi d'interesse[]

Architetture religiose[]

  • Chiesa dei Santi Niccolò e Lucia, chiesa parrocchiale conosciuta anche con il titolo del Santissimo Sacramento o chiamata semplicemente Chiesa Piccina, si trova in via dei Rossi
  • Chiesa della Propositura, dedicata alla Natività di Maria e conosciuta anche come chiesa dell'Opera, è situata in piazza Madonna, fuori dalla porta dell'Orologio.

Architetture civili[]

  • Palazzo Ginanneschi, situato in via Marconi, ospita dal 1937 la sede del Comune di Castel del Piano.
  • Teatro Amiatino, situato in via dell'Arcipretura, è un teatro di fine XIX secolo.
  • Palazzo Cerboni, situato in piazza Madonna, risale alla fine del XVI secolo.
  • Palazzo Monaci, situato in piazza Colonna, è stato edificato nel XVI secolo.
  • Palazzo Venturini, o anche Palazzo Mazzi, situato in piazza Colonna, risale al XVI secolo.
  • Palazzo Bruni, situato tra via dell'Ospizio e via Piana, si tratta di un palazzo cinquecentesco il cui impianto risale però al XIII secolo.
  • Palazzo Pretorio, situato in via del Vecchio Pretorio, ospitava un tempo la pretura di Castel del Piano.
  • Casa Rosini, situata in via Monte Pio, risale al XVI secolo.
  • Ospedale civile, ex ricovero Vegni, situato in via Dante Alighieri e risalente al 1905.
  • Palazzo delle scuole medie, edificio inaugurato il 4 novembre 1962 come sede dell'Istituto di avviamento professionale, è stato poco dopo utilizzato per ospitare le scuole medie.[3]
  • Palazzo del liceo scientifico, edificio inaugurato il 1° ottobre 1964.[4]

Architetture militari[]

  • Mura di Castel del Piano: le mura, risalenti al XIII secolo, sono abbastanza ben conservate, anche se in alcuni punti sono state sbassate o inglobate nelle abitazioni cinquecentesche. Lungo il lato meridionale si aprono tre porte.
  • Mura di Montegiovi: delle mura che racchiudevano il borgo di Montegiovi rimangono solo alcune tracce, tra cui la porta di Sant'Elena, da cui si accede al centro storico.
  • Mura di Montenero d'Orcia: alcuni tratti delle mura sono ancora identificabili ed è presente un arco in pietra che porta verso la parte alta dove si trova la pieve di Santa Lucia, seguito da un passaggio a volta.

Altro[]

  • Fontana Grande, monumentale vasca circolare in trachite posta in piazza Garibaldi.
  • Fonte Vecchia, situata poco fuori dal paese, risale al XVI secolo.
  • Monumento a Giuseppe Garibaldi, obelisco situato in piazza Garibaldi, è stato inaugurato l'11 settembre 1883 e si tratta del secondo monumento sorto in Italia dedicato al patriota italiano.
  • Monumento ai caduti, situato in piazza della Rimembranza, è un obelisco realizzato nel 1926 in ricordo dei caduti della prima guerra mondiale.
  • Madonna degli Scout, imponente scultura situata sulla vetta del Monte Amiata, è stata realizzata dagli scultori Pasquini di Pietrasanta nel 1961 per volere dell'Associazione Scouts Cattolici Italiani. La statua rappresenta il simbolo del versante grossetano del Monte Amiata, mentre la vicina croce monumentale, situata già nel territorio comunale di Abbadia San Salvatore, rappresenta il simbolo di quello senese.[5]
  • Croci di Baldassarre Audiberti: il predicatore Baldassarre Audiberti (1760-1852) fu molto attivo nell'area del Monte Amiata, e qui posizionò numerose croci devozionali.

Società[]

Evoluzione demografica[]

Di seguito è riportato il numero degli abitanti di Castel del Piano secondo i dati ufficiali dei censimenti dell'ISTAT.

  • 1861: 4363 abitanti
  • 1871: 4698 abitanti
  • 1881: 4698 abitanti
  • 1901: 5785 abitanti
  • 1911: 6093 abitanti
  • 1921: 6211 abitanti
  • 1931: 6124 abitanti
  • 1936: 5958 abitanti
  • 1951: 5783 abitanti
  • 1961: 5252 abitanti
  • 1971: 4610 abitanti
  • 1981: 4376 abitanti
  • 1991: 4376 abitanti
  • 2001: 4331 abitanti
  • 2011: 4671 abitanti

Tradizioni e folclore[]

  • Palio di Castel del Piano: il palio delle contrade si tiene a Castel del Piano ogni 8 settembre nel circuito a conchiglia di piazza Garibaldi. Secondo la leggenda, il palio nacque in onore della Madonna delle Grazie, la cui icona fu ritrovata nel 1430 da alcuni soldati casteldelpianesi combattenti nell'esercito senese: la Madonna dipinta parlò loro avvertendoli del pericolo imminente di un attacco nemico. Dall'anno successivo, il 1431, si corre il palio delle contrade, ma storicamente è solo dal 1771 che si hanno le prime notizie del funzionamento di questa gara. L'attuale organizzazione del palio è stata istituita nel 1968 e concorrono le quattro contrade in cui è tradizionalmente suddiviso il paese: Borgo (colori rosa e viola), Monumento (colori rosso e blu), Poggio (colori giallo e verde) e Storte (colori bianco e nero).

Cultura[]

Istruzione[]

Biblioteche[]

Castel del Piano possiede una piccola biblioteca comunale intitolata a Luigi Santucci, situata in via Marconi presso la sede del Comune. Non è inserita nella rete bibliotecaria provinciale.

Musei[]

Nel territorio comunale di Castel del Piano sono situati tre musei che fanno parte della rete museale provinciale Musei di Maremma:

Musica[]

Castel del Piano può vantare una significativa tradizione musicale. Nel 1807, ad opera del cavaliere Ambrogio Ginanneschi, venne fondato il Corpo Filarmonico Gioacchino Rossini, che ricevette numerosi apprezzamenti in Italia. Nel 1953 qui nacque il gruppo folk polifonico chiamato i Cardellini del fontanino.

In paese è presente inoltre la scuola di musica Italo Fazzi.

Geografia antropica[]

Suddivisioni[]

Il paese di Castel del Piano è tradizionalmente suddiviso in quattro contrade:

  • Borgo: comprende corso Nasini e l'area a sud del centro storico, piazza Vegni e le borgate della Fonte, Volpaio, Colombaio e Tepolini. Il patrono è San Giuseppe.
  • Monumento: comprende l'area del monumento ai caduti, dai campi di San Giovanni alla via del Fattorone. Il patrono è San Giovanni.
  • Poggio: comprende l'intera area del castello e del centro storico. Il patrono è il Santissimo Crocifisso.
  • Storte: comprende piazza Garibaldi e l'area tra via del Fattorone e via dei Mulini. Il patrono è la Madonna dell'Assunta.

Frazioni[]

  • Montegiovi, borgo di origini medievali situato alla terminazione della val d'Orcia, poco prima della confluenza del fiume Orcia nell'Ombrone.
  • Montenero d'Orcia, borgo medievale situato sulla vetta di un poggio che costituisce una delle prime propaggini occidentali del massiccio del Monte Amiata.

Altre località del territorio[]

Oltre alle frazioni principali, nel territorio si trovano anche le borgate di Casidore, Ciaccine, Collevergari, Leccio, Marrona, Pian del Ballo e Tepolini. Importante località è inoltre il Prato delle Macinaie, moderno insediamento a 1385 metri di altitudine, dotato di alberghi, ristoranti, campi da sci, seggiovie e skilift: il primo impianto di risalita delle Macinaie è stato inaugurato agli inizi del 1958.[6]

Infrastrutture e trasporti[]

Il comune di Castel del Piano non possiede linee ferroviarie e superstrade o strade statali all'interno del proprio territorio. Le maggiori vie di collegamento tra il paese e quelli vicini, oltre per le numerose borgate limitrofe, sono tutte strade provinciali. Si ricordano la strada provinciale 64 del Cipressino, importante arteria che collega Paganico – e quindi chiunque provenga da Grosseto – a Castel del Piano, passando per i paesi di Montenero d'Orcia e Montegiovi; e la strada provinciale 160 Amiatina, che attraversa Castel del Piano da nord a sud: a nord lo collega con Seggiano, mentre a sud con Arcidosso.

Amministrazione[]

Dati generali[]

  • Sindaco: Claudio Franci (1° mandato)
  • Sede: Via Marconi, 9 - 58033 Castel del Piano (GR)
  • Telefono: 0564 973511 - Fax: 0564 957155

Amministrazioni precedenti[]

  • Alvaro Giannelli (1975-1984)
  • Elia Forti (1985-1995)
  • Mario Rotellini (1995-1999)
  • Franco Ulivieri (1999-2009)
  • Claudio Franci (2009-in carica)

Sport[]

A Castel del Piano ha sede una delle società calcistiche più vecchie delle provincia. L'Unione Sportiva Neania Casteldelpiano è stata fondata ufficialmente nel 1912, ma era già attiva a partire dal 1909 e dopo un periodo di inattività è stata ricostituita il 20 marzo 1967.[7] Attualmente gioca in seconda categoria.

Note[]

  1. 31 gennaio 2013, ISTAT
  2. Destinazioni italiane 2007 del progetto EDEN.
  3. A. Santioli, Casteldelpiano e la sua montagna, Fazzi Santioli, Castel del Piano, 1977, p. 55.
  4. Santioli, op. cit., pp. 62-63.
  5. Amiata storia e territorio, dicembre 2011.
  6. Santioli, op. cit., p. 70.
  7. Santioli, op. cit., p. 69.

Bibliografia[]

  • Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Nuova Immagine, Siena, 1995.
  • A. Santioli, Casteldelpiano e la sua montagna, Fazzi Santioli, Castel del Piano, 1977.

Collegamenti esterni[]

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